Month: January 2011

iBucks

Yesterday I played for a while with my wife’s iPad. I found that the software you get with the machine is less than essential. For example you can download pictures from your pc, but you cannot organize them on the iPad (not even delete them from the iPad storage memory). The software that comes with the tablet is basically just a browser, an email client and a basic application to take notes.Basically you paid a lot of bucks for an empty platform waiting for you to spend more money on it.
So I decided to take a tour of the shop. AppStore is well organized, making easy to browse and search for applications. There is also a nice option for turning your shopping into gift for your friends and dears.
Applications price is usually low, many apps are below 5€ and most are below 10€. This pricing is strategic for lowering the wit defenses of the buyer (after all it is so cheap you nearly cannot by anything else for that money).
But there are free application as well. From my quick investigations there are two kinds of free application – the news reading and the demo. News reading application are sponsorized by some newspaper, so their goal is not to get directly the money from you, but to promote their sponsor.
I tried some game demos and I was surprised or their business model. Take smurfs for example. It is a nice game of building a city. You place fields and house and set up for simple missions or minigames. When you attempt to build a house you get a message about it is going to take one hour, two hours or other comparable time, to complete it… unless you spend a magic bean to build it instantly. You start the game with enough magic beans to complete the tutorial in a human time. So what’s the catch? The fact is that you cannot get magic beans from within the game. If you want them you must buy them with real money. It is not that you cannot play, you can, but you have to wait insane amount of time (hours, to get things done). I understand that from the business point of view this is better than releasing a tutorial/demo locked to a given point. But I feel it is nearly criminal for a game targeted at children and young people.
Not all free stuff is like this, but the overall impression is that after you paid big bucks for the iPad you are ready to spend a new lot of money to use it for real.

Il copione si ripete

Multinazionale con sede all’estero chiude centro di eccellenza di ricerca o produzione sul territorio italiano. Oggi è Procter&Gamble poco fa era Motorola a Torino, ma ci sono tanti casi che non raggiungono la cronaca… ad esempio UbiSoft a Milano. Probabilmente non si può fare niente per evitarlo e non escludo che sia anche giusto così. Ma questi eventi non sarebbero dei problemi, al contrario sarebbero delle opportunità, se la realtà industriale italiana desiderasse investire nei cervelli o negli impianti produttivi.
In questo caso la P&G si è presa la briga di organizzare e formare un centro di ricerca: un’organizzazione completa e strutturata che funziona, tanto da ricevere premi e riconoscimenti. Un investitore italiano avrebbe un enorme vantaggio economico a rilevare l’intera struttura. E’ vero che la P&G offrirà il trasferimento all’estero alle risorse che reputa migliori, ma dubito che chi lavora in Italia oggi muoia dalla voglia (o comunque abbia la possibilità) di trasferirsi all’estero.
Si noti anche che il centro non viene trasferito in Cina, India o in una delle economie emergenti, ma in Belgio, quindi sicuramente il costo del lavoro non influenza questa decisione.
Il problema quindi ritorna quello di avere investimenti industriali nel terziario avanzato e di crederci a livello imprenditoriale e politico. L’unica strada per uscire dalla crisi senza tornare ad un medio evo di vassalli, valvassini, valvassori e ius primae noctis è puntare sui settori tecnologicamente avanzati, sulla ricerca, sull’eccellenza.

Natale, Compleanno e Alpe

Luce dorata, a volte il sacrificio di alzarsi all’alba è ampiamente ricompensato e per un attimo si può pensare anche di non essere a Castellanza.
L’approssimarsi del Natale è scandito dai vari rituali, tra cui i preparativi di presepe e albero.
Pupppazzo!!
Un giorno dopo l’altro anche l’avvento finisce ed arriva il Natale… quest’anno è arrivato verso le 5:30am con il gioioso (e forse un po’ troppo stentoreo) augurio di Buon Natale, seguito da “possiamo andare ad aprire i regali?”
Siamo riusciti a tergiversare almeno fino alle 7:30am, ma poi abbiamo dovuto capitolare.
Anche Alice aveva il suo regalo, qui si vede soddisfatta che controlla tutte le carte regalo.
Natale non è praticamente ancora finito che già arriva il compleanno di Mariana!
Rimane praticamente il tempo di fare le valige e poi via di nuovo verso l’Alpe di Siusi
Romantica, la corsa sulla slitta a cavallo è per antonomasia l’apoteosi della romanticheria. Nel mondo reale però la scia di puzza equina (e di quello che gli equini lasciano a volte dietro di sè) è così forte che per i poveri passeggeri è l’ultimo pensiero (probabilmente diventa immediatamente l’ultimo pensiero anche per le persone che si troveranno in loro compagnia dopo a gita) (sicuramente è l’ultimo pensiero per i poveri cavalli che sudati e affaticati trascinano slitte e turisti su e giù per le montagne).
Quest’anno Juan ha provato sci da discesa. Con i consigli e l’insegnamento della zia in una giornata è riuscito a padroneggiare perfettamente lo spazzaneve.
Gita ad Ortisei.

Nuke spot

Ricevo da Greenpeace (ma anche Grillo dice sostanzialmente la stessa cosa) il messaggio che riporto sotto. Malgrado autorevoli fonti favorevoli al nucleare, mi sento parecchio diffidente da un’energia decisamente pericolosa (i 200 incidenti l’anno in Francia non sono dati inventati) e, a maggior ragione, non trovo corretta una campagna promozionale martellante, manco volessero convincerci che un detersivo lava più bianco di un altro.
Ciao,
la campagna pubblicitaria lanciata dal Forum nucleare è ovunque. Lo spot della partita a scacchi viene trasmesso in tv, è affisso sui pannelli pubblicitari di strade e stazioni, sulle pagine dei principali quotidiani e sui rispettivi siti web. E in radio.
È un esempio di raffinata manipolazione dell’informazione: propinare falsità sotto un apparente tono “equidistante”. Un’operazione finanziata per milioni di euro dalle aziende filonucleari. Ma è davvero molto semplice svelare le bugie nucleari dello spot.

Scorie. Secondo la voce pro nucleare le scorie prodotte sarebbero poche, «una pedina a testa» e «si possono gestire in sicurezza». Peccato che se si sommano le teste si ottengono tonnellate di scorie e che in nessuna parte del mondo, dopo 60 anni e miliardi di dollari di investimenti, sono riusciti a sviluppare una gestione in sicurezza delle scorie.

Energie rinnovabili. La voce pro sostiene ancora che tra cinquant’anni, quando le fonti fossili si saranno esaurite, le rinnovabili potrebbero non bastare. Qui c’è una doppia bugia. Primo, tra cinquant’anni anche l’uranio estraibile sarà agli sgoccioli. Secondo, uno scenario energetico totalmente basato sulle rinnovabili è possibile, come dimostrano analisi dell’Ue e di fonte industriale.

Non possiamo competere con gli investimenti pubblicitari di Forum Nucleare & Co. per contrastare questo “bombardamento mediatico nucleare”. L’indipendenza economica è uno dei valori fondamentali di Greenpeace. Per far circolare la nostra informazione, possiamo puntare solo sulla tua partecipazione.