Lessico familiare

Juan e Mariana parlano sempre di più l’italiano. Non hanno ancora perso l’accento bergamasco, ma… come molti amici delle alpi Orobie potranno confermare non è un grosso problema.L’esclamazione più divertente è sicuramente “uò la pepa!” condita da “urcaaaa!” se il motivo lo richiede. “Mamà” sta diventando pian piano “mamma” e allo stesso modo “papà” e “papito” stanno diventando pian piano “papa” (si, proprio così senza accento, come Ratzinger).
Se prendiamo dentro Mariana per sbaglio e le chiediamo scusa, lei pronta risponde a fil di voce: “non fa niente”. E allo stesso modo oggi ha detto “non fa niente” dopo che ha pestato il piede alla mamma.
Poi ci sono i “basta!” e gli “‘spetta!”.
Mariana ci sveglia di solito con un “Vamos a hacer colacione”, mentre Juan alla sera dice: “Vamos a hacer nanna”.

1, 2 3 STELLA!!! O comunque una versione molto personale di questo gioco, vince chi arriva per primo, nessuno ricomincia anche se si muove, ogni tanto ci si arrabbia con i compagni di gioco… poche regole, ma ben confuse. Per la seconda edizione è stato necessario addirittura un nonno-arbitro
Un sorriso spontaneo… con il solletico (ai piedi, per questo non si vede il trucco).
Adesso sì che il mondo mi sembra nel verso giusto!
La testa che si vede dietro NON è il papà.
Due cuccioli
Mariana che sorridente e serena carica una enorme pistola ad acqua.
In tema di giochi olimpici: esultanza dell’atleta dopo il lancio del frisbee
Pronti? Partenza! Era un chiste!!!
“Il frisbee è mio”, “no, è mio”, “è mio!” “mamita! Non mi vuole dare il frisbee”

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